I nostri futon

I nostri futon

mercoledì 27 giugno 2012

Arrivederci 日本!!

Un armadio vuoto, dei futon piegati, bagagli pronti, tavolini sgomberati. Questo è quello che vedo se alzo la testa mentre scrivo. E' proprio arrivato il momento della partenza. Inutile dire che siamo tristi come la birra analcolica (cit.). La verità è che, se potessimo, torneremmo in Italia per salutare un po' di gente, ingozzarci di pizza, cambiare guardaroba per poi tornare allegramente in Giappone e riprendere la vita che abbiamo fatto finora. Ma non si può, quindi dovremo tornare in Italia e restarci.
Non siamo tra quelli che pensano che il Giappone sia un Paradiso e che l'Italia sia il peggior posto al mondo in cui vivere. Sappiamo che anche il Giappone ha i suoi lati negativi (di alcuni ne abbiamo parlato negli scorsi post) e abbiamo sempre cercato di guardare con obiettività ogni singolo aspetto. Ma nonostante tutto, per quanto breve sia stata questa esperienza, questo spaccato di vita ci è molto piaciuto.
Torniamo con la consapevolezza di aver fatto qualcosa che ricorderemo per sempre, di essere migliorate tantissimo e di aver conosciuto una nuova faccia di mondo che prima potevamo solo immaginare, ma che adesso abbiamo avuto modo di sperimentare con mano.
Ci mancheranno le persone che abbiamo conosciuto e che speriamo di poter rivedere prima o poi.
Ci mancherà il nostro ristorante preferito di katsudon dove tornavamo anche per la simpatia della signora che ci serviva e di cui conoscevamo a memoria i turni di lavoro.
Ci mancheranno i giovedì sera di baldoria al solito pub con la combriccola di italiani e giapponesi rumorosi che affollavano il tavolone al centro della sala.
Ci mancheranno i konbini aperti 24 ore al giorno che non impediscono di avere fame ad ogni ora senza curarsi del fatto che "il supermercato adesso è chiuso e non ho niente nel frigo!".
Ci mancheranno i negozi 100 yen (che ho svaligiato senza ritegno in questi tre mesi) dove si poteva trovare di tutto e di più: dai quaderni, ai piatti, alla salsa di soia, ai cappellini per fare party vari.
Ci mancheranno i mezzi giapponesi, sempre puntuali, mai eccessivamente affollati, che non fanno venire l'ulcera perforata per l'attesa e il nervosismo conseguente.
Ci mancherà il cibo e tremiamo all'idea di entrare in un ristorante giapponese uscendone con il portafoglio svuotato ed essendoci accontentate del solito sushi (in Giappone c'è molto, molto di più!).

Sono stati tre mesi intensi e sicuramente ci hanno arricchito di esperienza. Per questo motivo speriamo di poterci tornare al più presto.
Nel frattempo ci prepariamo a un intero giorno di aerei e check in.
みんなさんさようなら!

5 commenti:

  1. Sono più che convinta che vi siate divertite, ma sono felice che torniate in Italia <3 Speriamo di ritornarci insieme la prossima volta!

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  2. Yes! Nihon ni isshoni!
    So che siete tristi, ma ricordate di aver fatto un'esperienza importante e unica. E che con qualche sforzo potrete tornarci.
    Vi aspettiamo!

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  3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  4. Immagino come vi sentite, vedere e conoscere persone e cose nuove e sopratutto diverse non ha prezzo. Lascerete una parte di voi che un giorno tornerete a riprendere, una parte di voi che vorrete mostrare alle persone vicine. Anche io mi sono appassionato (stando dietro a ste due scellerate) al giappone, in particolare alla cucina :-), e spero un giorno che potremo tornarci insieme, magari organizziamo un pulmino :-).

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    1. Magari organizziamo un pulmino e ci facciamo la transiberiana fino al Giappone. Giusto Domé? Per chi non lo sapesse la mia dolce metà ha paura dell'aereo..ihihihih (Sono AmyTo, per chi non l'avesse capito) :D

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