I nostri futon

I nostri futon

lunedì 16 aprile 2012

Settimana 1: Approdo e Adattamento.

Konnichiwa!
Iniziamo salutando tutti dal nostro stimatissimo futon. Che cos'è un futon? Per chi non ne fosse a conoscenza, trattasi del tipico letto giapponese, posizionato direttamente sul pavimento.
Spieghiamo subito il titolo del blog; qui in Giappone viviamo in una simpatica casetta a due passi da Shinjuku. La nostra camera non ha nessun oggetto d'arredo fatta eccezione per due sedie, due tavolini (ma davvero -ini) e ovviamente i nostri preziosissimi futon. Per questo, quando siamo in casa, la maggior parte del nostro tempo lo passiamo qui ed è sempre qui che prendono vita le nostre riflessioni quotidiane su ciò che abbiamo visto o fatto nel corso della giornata. Per cui quando leggerete gli aggiornamenti di questo blog, immaginateci distese sul nostro bel materassino a picchiettare sulla tastiera del pc.

Dopo l'incipit esplicativo, passiamo al racconto vero e proprio di questa prima settimana nipponica.
Il modo migliore per definire l'impatto iniziale col Giappone è sicuramente "strano".
Occhi sbarrati a ogni angolo, nasi puntati all'insù per vedere dove finiscono questi immensi palazzoni svettanti verso il cielo, odori speciali per le strade, gente perennemente di corsa che ti mette fretta anche quando vorresti passeggiare tranquillamente.
Ciò che abbiamo capito durante questi primi giorni è che il Giappone è un Paese molto ambivalente e lo dimostra in tanti aspetti, più o meno incisivi, della vita quotidiana. Facciamo un esempio.
Se si entra nei treni della metropolitana non sarà raro percepire una situazione "ovattata", perché tutti sono in silenzio, evitano gli schiamazzi nel rispetto degli altri viaggiatori. Anche nei tipici ristorantini in cui si mangia al volo e spesso soli (aspetto che ci ha trasmesso un po' di tristezza), gli unici suoni che si sentono sono quelli delle bacchette poggiate sulle scodelle o del ramen che, per cultura, i Giapponesi mangiano molto rumorosamente. Tutto questo va ad opporsi al fragoroso mondo in superficie. Schermi giganti tartassano le teste dei passanti con la ripetizione alienante di canzoni pop, le commesse dei negozi "attaccano" letteralmente i clienti con i loro continui "irasshaimase!" fino a stordirli (almeno per quanto ci riguarda).
Il secondo fattore che ci ha fatto riflettere è il rapporto contrastato dei Giapponesi rispetto all'Occidente. Mentre camminiamo per strada cogliamo gli sguardi che, seppur fugaci e dimessi, sono sempre pronti a scrutarci perché siamo visibilmente delle non-giapponesi. Curiosità? Diffidenza? Una punta di disprezzo? Non lo sapremo mai. Tuttavia, camminando per le strade del centro non è difficile trovare giapponesi occidentalizzati in maniera estrema: capelli biondi, occhi chiari, dolci occhi a mandorla nascosti da trucco che disegna tratti non propriamente orientali. L'osservazione di questi strani personaggi (azzarderei definirli al limite del "grottesco") ci ha lasciato un po' sbigottite e con qualche perplessità.

Se si decide di visitare il Giappone, uno dei momenti migliori è certamente la Primavera. Il motivo principale sono i sakura. La fioritura e la conseguente sfioritura dei ciliegi si consuma nell'arco di pochissimi giorni, durante i quali si approfitta per organizzare hanami nei parchi che ospitano questi meravigliosi alberi. L'hanami consiste letteralmente nell'ammirare la sfioritura dei ciliegi, approfittando dell'occasione per bere, mangiare e divertirsi in compagnia. Anche noi abbiamo preso parte a questa bella tradizione nipponica partecipando ad un hanami che resta finora una delle migliori giornate trascorse a Tokyo. Sotto gli alberi di ciliegio i Giapponesi sembrano altre persone: il loro lato più serio e riservato lascia posto a toni più distesi e allegri. La parola d'ordine in questa occasione è divertirsi e i Giapponesi dimostrano di esserne degnamente in grado.

Queste sono solo alcuni degli aspetti che più ci hanno colpito del Giappone. Nel corso dei nostri tre mesi di permanenza avremo certamente modo di approfondirli e scoprire nuove particolarità del Paese del Sol Levante.
Nel frattempo... Oyasumi!

3 commenti:

  1. Che bella idea raccontare la vostra permanenza in un blog! Vogliamo anche un sacco di foto però!
    Ah e se volete un'immagine da mettere in cima chiedete pure. ;)

    RispondiElimina
  2. Grazie Marco, in caso chiederemo a te che sei esperto di queste cose :D

    RispondiElimina
  3. una piacevolissima lettura!! e soprattutto: tanta sana invidia!!

    RispondiElimina